Il futuro del retail dell’ottica

verso un’enfasi sulla consulenza per la salute degli occhi

Come le tendenze crescenti in termini di salute degli occhi stanno guidando un’evoluzione verso servizi di consulenza nel centro ottico

Il futuro del retail dell’ottica sembra essere sempre più concentrato sull’enfatizzazione del carattere consulenziale della professione dell’ottico.

La crescente consapevolezza della salute degli occhi e della visione, unita all’aumento dell’età della popolazione, stanno portando a un aumento della domanda di operatori sempre più competenti, preparati e specializzati nell’ambito ottico.

La semplice “esperienza di negozio” si sta evolvendo in qualcosa di decisamente più complesso e strutturato rispetto a quanto avvenuto finora.

Oggi sempre più consumatori stanno diventando consapevoli dell’importanza della prevenzione e della cura degli occhi e cercano professionisti qualificati che possano fornire loro un consulto attento, personalizzato e completo. Non vi è dubbio che gli aspetti della moda e del brand siano ancora molto forti, ma la fidelizzazione del cliente in un mercato in cui regna la quasi indistintività dell’offerta commerciale tra le diverse insegne, passa sempre più per la professionalità.

Di questo avviso sembra essere anche l’AD di Vision Group Marco Procacciante, interrogato dal conduttore Nicola Di Lernia durante l’evento Progressive Business Forum 2022 del 19 giugno a Firenze.

L’ottica permetterà di andare oltre e superare la logica tradizionale se riuscirà a interpretare più la parte sanitaria rispetto a quella retail della propria attività: trattiamo merceologie caratterizzate da driver commerciali o sanitari, in Italia abbiamo concept di successo su entrambi i fronti, ma l’ottico indipendente può trovare la sua ricetta vincente in un posizionamento che enfatizzi maggiormente quello sanitario. […] La componente professionale e consulenziale dell’ottico sono apprezzate dall’utente finale a prescindere dalla location e dagli altri driver: si tratta di un fattore che ci dà la possibilità di andare oltre il retail tradizionale come categoria

Cos fare quindi per adeguarsi a queste nuove esigenze del retail dell’ottica?

Per soddisfare questa crescente domanda, i rivenditori di ottica devono evolversi per diventare, con la collaborazione delle altre figure professionali impegnate nelle scienze della visione, riferimenti completi. 

La figura dell’ottico diventa quindi cruciale: egli deve sapere trasmettere la propria professionalità di consulente del benessere visivo attraverso l’analisi e l’individuazione delle esigenze del cliente, consigliando la soluzione più consona e facendogli vivere un’esperienza immersiva.

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_{*Fonte:B2Eyes Magazine – Giugno 2022 – “Procacciante: l’ottico dovrà valorizzare la parte sanitaria” https://www.b2eyes.com/index.php/b2eyes-magazine/b2eyes-magazine-62022}