Storia e professioni dell'ottica
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10 Maggio 2023

Storia e professioni dell’ottica: dagli occhiali antichi alle competenze moderne

Le origini dell’ottica

La storia dell’ottica risale all’antica Grecia, dove i primi teorici si interrogavano sul funzionamento dell’occhio, sulla luce e sulle immagini. Pitagora, nel VI secolo a.C., credeva che l’occhio inviasse raggi visuali, pensati come rette a esplorare l’ambiente esterno; mentre gli atomisti come Democrito, sostenevano che la visione fosse determinata dai simulacri emessi dagli oggetti e ricevuti dall’occhio.

La teoria di Pitagora fu successivamente sostenuta da Euclide intorno al 300 a.C., che riorganizzò le teorie dell’ottica in un trattato e spiegò le leggi della riflessione, dando vita all’ottica geometrica. 

Nel corso dei secoli successivi, l’ottica geometrica venne sviluppata sia nel mondo occidentale, in particolare da Claudio Tolomeo nel II secolo, sia in quello islamico, ad esempio con i contributi di Ibn Sahl e di Alhazen. Quest’ultimo sostenne che ogni punto emette infiniti raggi luminosi, ma solo il cono di raggi che convergono nell’occhio determinano la visione. Grazie al lavoro di Alhazen, l’abate Francesco Maurolico di Messina riuscì a dare una spiegazione al funzionamento dell’occhio, di come le immagini venissero focalizzate sulla retina attraverso il cristallino.

Gli occhiali sono uno strumento che ha rivoluzionato la vita di molte persone in tutto il mondo

Prima del XIV secolo, i difetti visivi, che fossero congeniti o collegati all’età, non avevano soluzione e di fatto limitavano la vita di coloro che svolgevano lavori di precisione o attività intellettuali basate sulla lettura e sulla scrittura. Tra questi ultimi c’erano i monaci, da secoli protettori del sapere occidentale. Non stupisce, quindi che fu in un convento che venne escogitata un’invenzione che da allora avrebbe migliorato la vita di gran parte dell’umanità. 

Sembra accertato che gli occhiali per presbiti fossero già diffusi nell’ultimo quarto del XIII secolo: nel 1306, durante un sermone a Firenze, un domenicano affermò: «Non sono passati neanche vent’anni da quando si è sviluppata l’arte di fabbricare gli occhiali. Si tratta di una delle arti più importanti e indispensabili che il mondo abbia elaborato, e si è sviluppata solo da poco […] Io ho conosciuto colui che scoprì e creò gli occhiali, e ho parlato con lui». 

In un’altra fonte storica dell’epoca si racconta di un monaco di Pisa, Alessandro della Spina, morto nel 1313, che era in grado di riprodurre tutto ciò che vedeva e che aveva imparato a creare gli occhiali insegnando il segreto a chiunque lo chiedesse. A lui si fa risalire la paternità della forma classica degli occhiali, in quanto fu il primo ad avere l’intuizione di dotare i due vetri convessi di una stanghetta curva per unirli, così da poterli mantenere in equilibrio sul naso senza l’uso delle mani. 

Nella seconda metà del XV secolo, comparve finalmente un nuovo tipo di occhiali, “adatti alla vista da lontano, dunque ai giovani”, come annunciava il duca di Milano in una lettera del 1462 alludendo alle lenti concave che correggevano la miopia. L’oggetto dovrà ancora percorrere molta strada prima di diventare di uso comune. A partire dal 1600, gli occhiali smettono di essere un prodotto di lusso e diventano sempre più diffusi tra le persone comuni, grazie alla loro produzione su larga scala e alla riduzione dei costi.

La tecnologia degli occhiali moderni

Oggi, gli occhiali sono caratterizzati da tecnologie avanzate e un’ampia varietà di materiali, design e funzionalità.

I materiali più comuni impiegati per le montature, sono l’acetato di cellulosa (un tipo di plastica) e il metallo. Le montature in acetato, in particolare, sono molto popolari grazie alla loro versatilità, resistenza e gran varietà di forme e combinazioni di colori. Le montature in metallo, invece offrono un look più minimale, stabilità sul viso e grande possibilità di essere regolate di fino, per essere adattate alle peculiarità facciali di chi le indossa. Inoltre, esistono materiali dalle spiccate caratteristiche tecniche, come il nylon e i suoi derivati che consentono di ottenere degli occhiali resistenti sia dal punto di vista meccanico che termico, particolarmente adatti per un uso sportivo oppure, nel caso del metallo, il titanio che consente di ottenere montature resistenti, ultraleggere e prive di allergeni. Non vengono trascurati nemmeno i materiali più pregiati e particolari, come il bambù il legno e il corno di bufalo.

Per quanto riguarda le lenti oftalmiche, la costante ricerca scientifica e il conseguente sviluppo tecnologico ci mettono a disposizione in maniera pressoché continua nuovi materiali, nuovi trattamenti e nuove tipologie di lenti progettate per utilizzi sempre più specifici. Esistono materiali ad elevato indice di rifrazione e con geometrie costruttive che consentono di ottenere lenti di elevato potere limitando peso e spessori. Lenti progressive sempre più personalizzate in grado di fornire, ai presbiti, una visione priva di difetti a tutte le distanze. Lenti per vicino intermedio progettate appositamente per l’ufficio e per il lavoro, lenti per il controllo della progressione miopica. Inoltre, affinché le lenti mantengano una performance ottimale nelle più disparate circostanze, vengono equipaggiate di trattamenti superficiali sempre più sofisticati ed efficienti.

In sintesi, oggi gli occhiali e le lenti oftalmiche sono caratterizzati da tecnologie avanzate, design innovativi e funzionalità personalizzabili per soddisfare le esigenze di ogni individuo. 

L’ottica come professione

L’ottico è un professionista che munito di abilitazione, confeziona, appronta e vende direttamente al pubblico occhiali e lenti a contatto su prescrizione del medico oculista, salvo che si tratti di occhiali protettivi o correttivi dei difetti semplici di miopia e presbiopia, esclusi ipermetropia, astigmatismo e afachia (R.D. 31 maggio 1928, n.1334, art.12). Applica le proprie conoscenze di ottica oftalmica, fisiologica e optometria; utilizza strumenti utili per individuare i difetti refrattivi che rientrano nelle sue competenze; sceglie le caratteristiche ottiche delle lenti oftalmiche e provvede alla loro corretta collocazione nella montatura.

In sintesi, l’ottico, è la figura professionale si occupa dell’aspetto fisico/tecnico delle scienze della visione e collabora strettamente con le altre figure professionali impegnate nel benessere visivo, quali oftalmologi ed ortottisti Gli ottici lavorano principalmente in negozi di ottica, sia come proprietari di attività commerciali, sia come dipendenti. Inoltre, possono lavorare come ricercatori e sviluppatori per produttori di lenti correttive e come rappresentanti di prodotti ottici. La professione dell’ottico-optometrista è sempre più richiesta, poiché il settore è in continua evoluzione e richiede competenze tecniche specialistiche, al di là delle semplici abilità di vendita e di comunicazione con il cliente.

Se vuoi informazioni sui corsi di Ottica e Optometria, chiama in segreteria al numero 055 216033 oppure compila il modulo.

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