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20 Maggio 2025

Di Guido De Martin

La secchezza oculare è una delle problematiche più comuni riscontrate dai professionisti della visione. Sempre più clienti riferiscono fastidio, bruciore e sensazione di corpo estraneo, spesso aggravati da fattori ambientali e stili di vita moderni, come l’uso prolungato di dispositivi digitali.

Comprendere le cause e i meccanismi della secchezza oculare è essenziale per consigliare il sostituto lacrimale più adatto e migliorare il benessere visivo del cliente.

In questo articolo analizziamo le principali cause, i sintomi più comuni e come intervenire con le soluzioni più efficaci.

Perché si manifesta la secchezza oculare?

La superficie oculare è protetta dal film lacrimale, una struttura complessa composta da tre strati principali:

  • Strato lipidico – prodotto dalle ghiandole di Meibomio, riduce l’evaporazione e garantisce stabilità.
  • Strato acquoso – prodotto dalle ghiandole lacrimali, fornisce ossigeno e nutrienti alla cornea.
  • Strato mucoso – prodotto dalle cellule caliciformi della congiuntiva, assicura l’adesione delle lacrime alla superficie oculare.

Un’alterazione di uno o più di questi componenti porta a instabilità lacrimale, con conseguente discomfort visivo e sintomi irritativi.

Cause principali della secchezza oculare

  • Uso prolungato di dispositivi digitali
    • riduce la frequenza dell’ammiccamento, aumentando l’evaporazione della fase acquosa.
    • espone gli occhi a luce blu e radiazioni che possono alterare la qualità lacrimale.
  • Fattori ambientali e abitudini quotidiane
    • climatizzatori, riscaldamento, vento e ambienti polverosi favoriscono la disidratazione oculare.
    • uso scorretto delle lenti a contatto può alterare il normale equilibrio lacrimale.

Un’analisi dettagliata delle abitudini e dello stile di vita del cliente è fondamentale per individuare la causa primaria della secchezza oculare e proporre la soluzione più adatta.

Sintomi principali della secchezza oculare

Chi soffre di secchezza oculare può riferire una serie di fastidi che influenzano il comfort visivo e la qualità della visione. Uno dei sintomi più comuni è la sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio, spesso descritta come “sabbia negli occhi”, che porta a disagio durante la giornata.

La visione può risultare intermittente o fluttuante, con momenti in cui gli oggetti appaiono nitidi e altri in cui sembrano leggermente sfocati. Questo accade perché il film lacrimale non riesce a mantenere una superficie oculare omogenea, compromettendo la qualità visiva.

Molti clienti lamentano anche bruciore, prurito e arrossamento, sintomi che possono peggiorare in ambienti secchi, davanti agli schermi digitali o dopo un utilizzo prolungato di lenti a contatto. Paradossalmente, alcuni riferiscono una lacrimazione eccessiva, un meccanismo di compensazione messo in atto dall’occhio per contrastare l’irritazione.

Chi porta lenti a contatto può avvertire un discomfort maggiore, con difficoltà a mantenerle per tutto il giorno senza provare secchezza o fastidio.

Per un professionista della visione, è essenziale valutare ogni cliente in modo personalizzato, identificando i sintomi predominanti e individuando la soluzione più adatta, sia in termini di lenti a contatto che di sostituti lacrimali.

Come trattare la secchezza oculare con i sostituti lacrimali?

L’utilizzo di lacrime artificiali è il metodo più immediato ed efficace per migliorare la qualità della visione e ridurre i sintomi di secchezza. Tuttavia, non tutti i sostituti lacrimali sono uguali: la scelta del prodotto giusto deve basarsi sul tipo di alterazione lacrimale.

  • secchezza oculare da evaporazione (alterazione dello strato lipidico)
    • preferire lacrime artificiali con lipidi (es. trigliceridi, fosfolipidi) per ripristinare la stabilità della fase lipidica.
    • evitare soluzioni a base acquosa, che potrebbero evaporare rapidamente senza dare sollievo prolungato.
  • deficit della fase acquosa
    • sostituti lacrimali a base di acido ialuronico ad alta viscosità per garantire un’idratazione prolungata.
    • formule con trealosio, utile in caso di stress ossidativo sulla superficie oculare.
  • instabilità dello strato mucoso
    • lacrime artificiali con carbossimetilcellulosa o derivati della mucina per migliorare l’adesione del film lacrimale alla cornea. Il consiglio del professionista della visione
      Educare il cliente sulla corretta applicazione delle lacrime artificiali e sulla frequenza d’uso è essenziale per ottenere benefici reali.

Conclusioni: il ruolo dell’ottico-optometrista nella gestione della secchezza oculare

Il professionista della visione ha un ruolo chiave nell’individuare la secchezza oculare e nel suggerire soluzioni personalizzate per migliorare il comfort visivo del cliente. Una conoscenza approfondita della superficie oculare e delle caratteristiche dei sostituti lacrimali consente di offrire una consulenza più efficace e mirata.

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  • Scelta personalizzata di sostituti lacrimali e strategie di gestione

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