Di Guido De Martin
La secchezza oculare è una delle problematiche più comuni riscontrate dai professionisti della visione. Sempre più clienti riferiscono fastidio, bruciore e sensazione di corpo estraneo, spesso aggravati da fattori ambientali e stili di vita moderni, come l’uso prolungato di dispositivi digitali.
Comprendere le cause e i meccanismi della secchezza oculare è essenziale per consigliare il sostituto lacrimale più adatto e migliorare il benessere visivo del cliente.
In questo articolo analizziamo le principali cause, i sintomi più comuni e come intervenire con le soluzioni più efficaci.
Perché si manifesta la secchezza oculare?
La superficie oculare è protetta dal film lacrimale, una struttura complessa composta da tre strati principali:
- Strato lipidico – prodotto dalle ghiandole di Meibomio, riduce l’evaporazione e garantisce stabilità.
- Strato acquoso – prodotto dalle ghiandole lacrimali, fornisce ossigeno e nutrienti alla cornea.
- Strato mucoso – prodotto dalle cellule caliciformi della congiuntiva, assicura l’adesione delle lacrime alla superficie oculare.
Un’alterazione di uno o più di questi componenti porta a instabilità lacrimale, con conseguente discomfort visivo e sintomi irritativi.
Cause principali della secchezza oculare
- Uso prolungato di dispositivi digitali
- riduce la frequenza dell’ammiccamento, aumentando l’evaporazione della fase acquosa.
- espone gli occhi a luce blu e radiazioni che possono alterare la qualità lacrimale.
- Fattori ambientali e abitudini quotidiane
- climatizzatori, riscaldamento, vento e ambienti polverosi favoriscono la disidratazione oculare.
- uso scorretto delle lenti a contatto può alterare il normale equilibrio lacrimale.
Un’analisi dettagliata delle abitudini e dello stile di vita del cliente è fondamentale per individuare la causa primaria della secchezza oculare e proporre la soluzione più adatta.
Sintomi principali della secchezza oculare
Chi soffre di secchezza oculare può riferire una serie di fastidi che influenzano il comfort visivo e la qualità della visione. Uno dei sintomi più comuni è la sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio, spesso descritta come “sabbia negli occhi”, che porta a disagio durante la giornata.
La visione può risultare intermittente o fluttuante, con momenti in cui gli oggetti appaiono nitidi e altri in cui sembrano leggermente sfocati. Questo accade perché il film lacrimale non riesce a mantenere una superficie oculare omogenea, compromettendo la qualità visiva.
Molti clienti lamentano anche bruciore, prurito e arrossamento, sintomi che possono peggiorare in ambienti secchi, davanti agli schermi digitali o dopo un utilizzo prolungato di lenti a contatto. Paradossalmente, alcuni riferiscono una lacrimazione eccessiva, un meccanismo di compensazione messo in atto dall’occhio per contrastare l’irritazione.
Chi porta lenti a contatto può avvertire un discomfort maggiore, con difficoltà a mantenerle per tutto il giorno senza provare secchezza o fastidio.
Per un professionista della visione, è essenziale valutare ogni cliente in modo personalizzato, identificando i sintomi predominanti e individuando la soluzione più adatta, sia in termini di lenti a contatto che di sostituti lacrimali.
Come trattare la secchezza oculare con i sostituti lacrimali?
L’utilizzo di lacrime artificiali è il metodo più immediato ed efficace per migliorare la qualità della visione e ridurre i sintomi di secchezza. Tuttavia, non tutti i sostituti lacrimali sono uguali: la scelta del prodotto giusto deve basarsi sul tipo di alterazione lacrimale.
- secchezza oculare da evaporazione (alterazione dello strato lipidico)
- preferire lacrime artificiali con lipidi (es. trigliceridi, fosfolipidi) per ripristinare la stabilità della fase lipidica.
- evitare soluzioni a base acquosa, che potrebbero evaporare rapidamente senza dare sollievo prolungato.
- deficit della fase acquosa
- sostituti lacrimali a base di acido ialuronico ad alta viscosità per garantire un’idratazione prolungata.
- formule con trealosio, utile in caso di stress ossidativo sulla superficie oculare.
- instabilità dello strato mucoso
- lacrime artificiali con carbossimetilcellulosa o derivati della mucina per migliorare l’adesione del film lacrimale alla cornea. Il consiglio del professionista della visione
Educare il cliente sulla corretta applicazione delle lacrime artificiali e sulla frequenza d’uso è essenziale per ottenere benefici reali.
- lacrime artificiali con carbossimetilcellulosa o derivati della mucina per migliorare l’adesione del film lacrimale alla cornea. Il consiglio del professionista della visione
Conclusioni: il ruolo dell’ottico-optometrista nella gestione della secchezza oculare
Il professionista della visione ha un ruolo chiave nell’individuare la secchezza oculare e nel suggerire soluzioni personalizzate per migliorare il comfort visivo del cliente. Una conoscenza approfondita della superficie oculare e delle caratteristiche dei sostituti lacrimali consente di offrire una consulenza più efficace e mirata.
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